Martedì sera 7 febbraio si è tenuto l’interclub organizzato dal Rotary Club Milano Aquileia, al quale hanno partecipato anche i Rotary Club Milano Fiera e Ambrosiano presso l’Hotel Galles di piazza Lima 2, dove si riunisce regolarmente il RC Milano Aquileia. Molti erano i partecipanti rotariani, anche di altri club e tra questi anche il nostro A.G. del gruppo 2 Stefano Caspani.
Al termine della Cena conviviale il presidente del Milano Aquileia Mario Limido, dopo i convenevoli, i saluti e alcune informazioni di servizio, ha introdotto il relatore della serata, Dott. Avv. Alessandro Giungi, Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, al quale viene data la parola per parlarci sullo stato d’avanzamento del percorso verso questo importante evento.
L’Avv. Giungi ha iniziato la sua relazione ricordando che esattamente tra tre anni – il 6 febbraio 2026 – inizieranno in Lombardia e in Veneto le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali; il 6 febbraio scorso il Sindaco Sala e il Presidente Fontana hanno incontrato la dirigenza del CONI per la cerimonia dell’Alzabandiera in Piazza del Duomo.
L’Avv. Giungi si è rammaricato che di Olimpiadi e di Paralimpiadi si stia parlando ancora troppo poco. Ha poi passato in rassegna gli impianti in cui si svolgeranno le manifestazioni sportive, a cominciare dallo Stadio di san Siro, che tra tre anni ospiterà la manifestazione e che, all’esito di un sopralluogo fatto nei giorni scorsi, è risultato già idoneo e pronto ad accogliere i giochi. Per quanto riguarda gli impianti in fase di approntamento ha assicurato che nella città di Milano il cronoprogramma è rispettato e che la M4 arriverà a San Babila nel mese di giugno 2023.
L’ex PalaSharp dove è invece previsto che si tenga il programma paralimpico di Hockey su ghiaccio e dove, conclusi i giochi olimpici e paralimpici, si giocheranno altri sport (tennis, pallacanestro e pallavolo) versa attualmente in pessime condizioni. Il relatore prevede che l’impianto (che potrà accogliere circa 8.0000 spettatori) sarà pronto per tempo e segnala che la richiesta del CIO di prevedere una seconda pista ghiaccio per l’allenamento degli atleti farà purtroppo lievitare i costi.
Il Villaggio Olimpico (zona Porta Romana) è in fase di approntamento e al termine dei giochi sarà trasformato in alloggi per 1700/1800 studenti; più problematica la situazione del complesso di Santa Giulia a Rogoredo, dove è iniziata l’opera di bonifica che avviene direttamente in loco. Qui è prevista una capienza di 18.000 spettatori.
L’Avv. Giungi ha poi ricordato la figura di Antonio Maglio, medico neurologo che è stato il padre della sport terapia e del movimento paralimpico in Italia, assieme al dott. Guttmann che si dedicava alla riabilitazione dei reduci di guerra. Entrambi avevano capito l’importanza delle attività sportiva anche per chi soffriva di disabilità e le prime paralimpiadi, che si sono tenute a Roma nel 1960.
Ha anche ricordato l’atleta iraniano che si allena a Milano (unico atleta italiano inserito nella squadra dei rifugiati del CIO) e che tutti noi dobbiamo sostenere alle paralimpiadi di Parigi del 2024 (anche se non l’ha nominato, si tratta probabilmente di Iman Mahdavi).
L’avv. Giungi ha poi ricordato che Olimpiadi e Paralimpiadi saranno presentate nelle scuole. Una prima manifestazione ha avuto luogo il 6 febbraio scorso e altre ne sono previste.
Al termine dell’intervento dell’Avv. Giungi, è stato dato ampio spazio alle domande dei presenti, i quali erano molto interessati a sapere a che punto fossero anche gli altri impianti, anche in Comuni diversi da quello di Milano, e a problemi di carattere regionale sui quali il relatore ha detto di non essere in grado di fornire ragguagli. Egli ha solo fatto qualche cenno alle rivalità tra Milano e Torino per la pista di pattinaggio e alle due varianti venete (variante di Cortina e variante del Longarone) che purtroppo saranno ultimate solo nel 2027, dopo la conclusione dei giochi olimpici e paralimpici in funzione dei quali erano
state programmate.
Al termine della serata, prima del tocco della campana, e stato consegnato il distintivo di socio onorario all’ing. Attanasio, padre dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, tragicamente ucciso il 22 febbraio dell’anno scorso.