La retina è una struttura sottile che riveste la parte interna dell’occhio e permette che le immagini vengano trasmesse al cervello dove saranno elaborate. Al suo interno si riconoscono vari strati, il più noto dei quali è quello dei fotorecettori. Quando queste cellule degenerano, viene a mancare un anello fondamentale nella catena di eventi che permette di vedere.
Alcune forme di degenerazione sono determinate da malattie genetiche e possono portare a completa cecità anche in giovane età. Altre, come la degenerazione maculare senile, sono più legate al processo d’invecchiamento e a fattori ambientali.
Il mondo scientifico è continuamente alla ricerca di nuove terapie per ‘rinvigorire’ o sostituire i fotorecettori malati in modo da poter trattare pazienti che sono a rischio di cecità. A tal proposito, l’Ospedale Sacro Cuore don Calabria di Negrar è coinvolto in due importanti progetti: la Retina Artificiale Liquida ed il Trapianto di Cellule dell’Epitelio Pigmentato Retinico.
La Retina Fotovoltaica Liquida è un esempio di applicazione delle nanotecnologie alla medicina. E’ un progetto tutto italiano in collaborazione con il Centro di Nanotecnologia del Politecnico di Milano, diretto dal Prof. Lanzani, ed il dipartimento di Neuroscienze dell’IIT di Genova, diretto dal Prof.Benfenati. Sono state fabbricate in laboratorio nanoparticelle polimeriche che si comportano come minuscole celle fotovoltaiche, a base di carbonio e idrogeno, componenti fondamentali della biochimica della vita. Una volta iniettati sotto la retina, le nanoparticelle formano piccoli aggregati di dimensioni confrontabili a quelle delle cellule, e si comportano di fatto come fotorecettori artificiali. Negli esperimenti su animali la retina artificiale liquida ha mostrato di avere grandi potenzialità per assicurare un campo visivo ampio e una visione ad alta risoluzione. Speriamo a breve si possano replicare gli stessi risultati anche nell’uomo.
Il Trapianto di Epitelio Pigmentato si propone come terapia di alcune forme di degenerazione maculare senile, malattia in cui queste cellule sono irrimediabilmente danneggiate. Il progetto è promosso dalla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, sotto la direzione del dott.Ponzin. Prevede la preparazione di uno stato di cellule pigmentate derivate da cellule staminali che vengono fatte aderire ad una base di membrana amniotica opportunamente preparata. Questo doppio strato viene messo in tensione su un anellino di materiale biocompatibile che permette di innestare il tessuto sotto la retina. L’epitelio pigmentato sano promuove l’integrità dei preziosi fotorecettori.
(Grazia Pertile)