Ad una settimana dal passaggio di consegne, il club è già al lavoro per definire le direttive lungo le quali operare per l’anno rotariano appena iniziato.
In un’ideale prosecuzione di quanto già avviato dai suoi predecessori, il presidente Scimone ha riunito intorno a sé i soci per fare il punto della situazione sul club, sulle sue attività e i suoi progetti, al fine di poter individuare possibili spunti di miglioramento che possano arricchire ulteriormente l’esperienza associativa e portare in ultima battuta ad un incremento dell’effettivo.
Guidati da alcune slide che hanno sintetizzato il pensiero dell’amico Enzo su questo tema, ciascuno a turno ha contribuito ad una discussione che ha evidenziato l’ottimo lavoro svolto finora, ma anche l’esigenza di una revisione nel breve e nel medio-lungo termine di alcuni approcci che tradizionalmente hanno caratterizzato il nostro sodalizio.
Tra i tanti argomenti portati all’attenzione del presidente, dei consiglieri e dei responsabili di commissione in due ore davvero intense di confronto online, particolare attenzione è stata data ai soci potenziali e a quelli di recente acquisizione, nei confronti dei quali il club dovrebbe rivolgere la propria attenzione in un’ottica di incremento della compagine sociale ma anche di ricambio generazionale funzionale alla diffusione di nuove idee e sensibilità ed all’apporto di nuove energie per la gestione dei progetti.
È proprio intorno ai progetti che si è sviluppata gran parte della discussione. Alcuni vanno bene così, altri andrebbero cambiati, altri ancora abbandonati. Maggiore focalizzazione dunque, ma anche maggiore impatto sulle comunità locali e su nuove categorie di destinatari. E infine, creazione di sinergie con altre associazioni del terzo settore presenti sul territorio, anche a fronte dei nuovi progetti distrettuali legati alla “Milano… del futuro” nei confronti dei quali il club ha mostrato il proprio interesse.
E in tutto questo, si è parlato anche di una convivialità che, alla luce dei recenti sviluppi legati al contenimento della pandemia, è auspicabile possa riprendere con modalità più tradizionali rispetto al recente passato.
Un Rotary Club Milano Fiera dunque capace di “costruire proposte di valore” (per riprendere le parole del nostro presidente) sia per i suoi soci che per Milano. Un club che in occasione di questa convivale si è dimostrato consapevole dei traguardi raggiunti ma anche costruttivamente critico nei confronti delle sfide future che lo attendono.