L’impegno di Matteo Rossetti in questo “progetto Fotografico” è stato evidente: una volontà di poter essere utile a ragazzi che sono incappati nelle maglie della legge e ne pagano le conseguenze.
Il progetto, di cui già il nostro Club è a conoscenza a partire dallo scorso anno rotariano sotto la presidenza di Giovanni Bianco, è stato ripreso secondo una logica di continuità con Matteo Bellenghi.
Lo scopo è quello di coinvolgere un certo numero di ragazzi del Carcere Beccaria che devono scontare mesi (talvolta anni) di restrizione fisica senza contatti con il mondo esterno e senza la possibilità di esprimere il loro disagio.
Da qui il tentativo di creare un interesse per la fotografia, nel rispetto delle regole carcerarie: che cosa vuol dire ‘fotografare’, quali sono le tecniche da imparare per produrre immagini di qualità, ombre che sfumano, inquadrature, profili di persone, scatti che gratificano quelli che hanno dimostrato interesse ad approfondire, ad imparare qualcosa in un settore così ambito ma difficile (per altri magari solo un passatempo per uscire di cella).
L’avvento del Covid ha purtroppo fatto sospendere le attività per alcuni mesi, ma Matteo non ha voluto mollare, e districandosi tra regolamenti rigidi del carcere si è di nuovo messo in gioco per fare del bene. Si pone inoltre la domanda (e la pone al nostro Club) se si possano identificare attività integrative per questi ragazzi, per far vedere loro un po’ di luce alla fine del tunnel nel quale si sono cacciati.
Ben accetto il supporto di alcuni soci volontari che gli possano dare una mano nell’andare avanti anche a stabilire rapporti migliorativi con le strutture direzionali del carcere stesso.
È importante sottolineare che, pur essendo la presenza dei ragazzi limitata a qualche settimana, per motivi diversi (talvolta perché hanno scontato la loro pena), questo fatto diventa quasi premiante per chi, come Matteo, deve continuare nella sua opera mantenendo alto il livello di coinvolgimento dei nuovi arrivati: un’esperienza di vita che si rinnova continuamente ed offre grandi soddisfazioni anche per gli insegnanti.
Il coinvolgimento del Club in un simile progetto è legato inoltre al ricordo dei genitori di Matteo, Marinella Ferrari (nostra socia e presidente) e suo marito Vittorio Rossetti, scomparsi tragicamente in un incidente aereo a Terragnolo nel 2008 .
Complimenti Matteo. Ad maiora!!!