La Magia del Rotary è l’appartenenza, ed è un sentimento che può affiorare quando meno te lo aspetti.
All’inizio di quest’anno, mi trovavo in Slovacchia come rappresentante del Presidente durante un viaggio di sei settimane attraverso l’Europa. Quando ho scritto a Katarina Cechova, governatore del Distretto 2240 in quel periodo, ho menzionato che mia nonna Veronica Zilka era cresciuta in un piccolo villaggio della zona prima di stabilirsi negli Stati Uniti.
Non c’è voluto troppo tempo prima che Cechova rintracciasse il villaggio di mia nonna, Jakubova Vol’a. Lei ha anche organizzato una visita per me, dove ho ricevuto un’indimenticabile accoglienza slovacca.
Quando sono entrata nel centro sociale di Jakubova Vol’a, una piccola folla di persone vestite con abiti tradizionali slovacchi mi ha accolto. Cantavano con voci mitteleuropee belle e potenti che mi ricordavano mia nonna.
Molte famiglie giocano a carte o altri giochi quando si ritrovano. Quando ero giovane, mio padre prendeva la fisarmonica ed esortava la mia famiglia a cantare. Mia nonna cantava con la sua voce imponente.
Quando sono entrata nel centro sociale e ho sentito la musica tradizionale della mia infanzia, quando ho visto una donna suonare la fisarmonica come faceva mio padre, mi sono sentita improvvisamente come una bambina seduta a casa di mia nonna a Monessen, in Pennsylvania. Sono scoppiata in lacrime di gioia per i ricordi riaffiorati.
Ma la magia non si è fermata lì. Il governatore distrettuale Cechova ha davvero superato se stessa. Un genealogista del posto ha collaborato con un videografo per realizzare un breve filmato su mia nonna. Abbiamo guardato il video insieme nei locali del centro sociale.
Alla fine del video, mi sono girata e ho visto un uomo in piedi in fondo alla stanza. In quel momento, scoprì che questo sconosciuto, Frantisek Zilka, era mio cugino di secondo grado. Sua nonna e la mia erano sorelle. Mi sono sentita come colpita da un fulmine.
Ho visitato la casa del mio ritrovato cugino che, caso vuole, sia la casa in cui è nata mia nonna. Ho avuto modo di vedere vecchie fotografie di mio padre, di mio zio e di mia nonna che non avevo mai visto prima.
Da allora, non riesco a smettere di pensare alla mia famiglia del Rotary. Quando mi riferisco a voi come alla mia famiglia, non lo faccio solo per essere gentile. Penso davvero a tutti i soci del Rotary come alla mia famiglia. Ma non avrei mai immaginato che la mia famiglia del Rotary mi avrebbe fatto conoscere una parte della mia famiglia personale che credevo persa da tempo.
Essere in quel centro sociale ad ascoltare la musica tradizionale slovacca della mia infanzia mi ha riempito di gioia e di un profondo senso di appartenenza. Sono molto grata al governatore Cechova e a tutti coloro che hanno contribuito a creare questa magica esperienza.
Come soci del Rotary, abbiamo l’opportunità unica di condividere la stessa magia tra di noi e con il mondo. Vi invito a considerare come contribuire a diffondere questa magia e a far sì che altri soci del vostro club, altri membri della nostra famiglia rotariana, si sentano davvero di appartenere ad essa.