Domenica scorsa, presso il Park Hotel Sant’Elia di Fasano, si è svolto il convegno “L’unicità che cambia: archeologia dei Beni Culturali“, organizzato dal Rotary Club di Fasano nell’ambito del progetto pluriennale “Trulli-Mare” del Distretto Rotary 2120.
Il nostro presidente Alessandro Mantini è stato invitato ad intervenire, per conoscere da vicino questa interessante iniziativa rotariana e portare i saluti del club agli amici pugliesi conosciuti in occasione del Congresso del Centenario del Rotary in Italia dello scorso Novembre.
In apertura dei lavori, le prolusioni del presidente del Rotary Club Fasano Leonardo Panzetta, di Nicola Cavallo (presidente del progetto Trulli-Mare) e del PDG Gianni Lanzillotti (delegato distrettuale del progetto) hanno sottolineato, con diverse sfaccettature, le caratteristiche, la storia e i risultati di questo progetto rotariano, che da più di 40 anni riunisce 12 club di 4 provincie pugliesi nel portare avanti iniziative legate allo sviluppo e alla promozione culturale, turistica, artigianale e agricola del territorio, affrontando ogni anno uno specifico tema o filo conduttore.
“L’unicità che cambia” è appunto il tema di quest’anno, che il club di Fasano ha voluto declinare facendo leva sulle sue radici storiche e culturali legate all’antico borgo messapico di Egnazia, i cui resti sono oggi oggetto di uno scavo archeologico tra i più importanti in Italia, di un polo museale e di altre iniziative volte alla valorizzazione del contesto.
La conferenza dal titolo “Archeologia e Beni Culturali” ha voluto dunque fare il punto della situazione, con il contributo di due docenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e con riferimento all’area di Fasano, sullo stato delle attività di recupero e preservazione dei reperti storici, della loro valorizzazione in chiave turistica e culturale, e del contributo che, in questi contesti, il Rotary è stato capace di fornire, rapportandosi con la comunità locale e fornendo una soluzione ad alcune delle sue principali istanze (come ben ha sottolineato l’assessore ai servizi locali Cinzia Caroli nel suo coinvolgente ed entusiasmante intervento).
Entrando nel vivo della conferenza, il primo intervento (ad opera del prof. Vito Bianchi, archeologo e docente di Storia per il Turismo) si è concentrato sul cambio di paradigma, da “turista” a “viaggiatore”, che il sistema turistico pugliese dovrebbe considerare nella strutturazione dei propri servizi di ricezione e ospitalità, da progettare e riprogettare in un ottica di un turismo lento, capace di “abbracciare il viaggiatore” e renderlo parte integrante della storia e delle usanze culturali ed eno-gastronomiche del territorio, in un percorso che valorizzi le unicità di quest’ultimo e generi un offerta turistica sostenibile e di sicuro valore.
A fronte di questa esigenza, alcune proposte che il professor Bianchi ha formulato in coda al suo discorso hanno mostrato la possibilità e le potenzialità dello sviluppo di un’offerta turistica lenta e sostenibile, a partire dal recupero in un’ottica sistemica dei castelli, delle torri costiere e delle antiche masserie, fino alla promozione di attività come l’osservazione dei cieli notturni all’interno di queste strutture.
La presentazione del prof. Gianluca Mastrocinque (archeologo e docente di Archeologia Classica, responsabile scientifico e direttore dello scavo di Egnazia) ha invece ripercorso la storia dello scavo di Egnazia, dando un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto e sulla valorizzazione delle evidenze storiche e culturali del tempo emerse dall’analisi dei reperti afferenti a diversi periodi storici.
La condivisione della conoscenza accumulata dagli studiosi negli anni di attività sul campo, oggi viene veicolata non soltanto attraverso la catalogazione dei reperti e l’esposizione degli stessi all’interno di un museo archeologico locale, ma avvalendosi anche di moderne tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata che consentono ai visitatori un’esperienza dei luoghi maggiormente vivida e immersiva, così come il coinvolgimento di giovani studenti nelle campagne di scavo, atto a trasmettere i rudimenti dell’attività dell’archeologo nella prospettiva di uno sviluppo di competenze turistiche a livello locale.
Il saluto del Governatore del Distretto 2120 DG Vincenzo Sassanelli ha concluso la mattinata. Ringraziando i presenti per la partecipazione e il Presidente Panzetta per l’organizzazione dell’evento, il Governatore ha confermato il supporto del Distretto nella prosecuzione del progetto pluriennale “Trulli-Mare”, delineandone l’importanza e la portata e auspicando un coinvolgimento sempre maggiore dei club pugliesi come, di fatto, sta già avvenendo.
Nello scambio di omaggi e gagliardetti ai relatori ed alle autorità rotariane, il nostro presidente è stato chiamato sul palco. Dopo essersi congratulato con gli amici pugliesi per l’opera meritoria del progetto “Trulli-Mare” (che, per molti aspetti, ha anticipato di decenni il successivo sviluppo da parte del Rotary International della settima area d’intervento legata alla tutela ambientale) ed aver ringraziato gli organizzatori dell’evento per la qualità delle relazioni e la calorosa ospitalità che gli è stata riservata, il presidente del Fiera ha preso parte ad un momento conviviale di confronto e di scambio di idee ed opinioni che, nel suo auspicio, sarà foriero di ulteriori contatti e collaborazioni.