Cari Amici, care Amiche,

nel mese di settembre il Rotary International celebra l’Alfabetizzazione ed Educazione di base, quinta Area di intervento della Rotary Foundation, il che evidenzia il rilievo che il Rotary attribuisce a questo tema.

Platone scrive “La conoscenza rende liberi, è l’ignoranza che rende prigionieri”: in Afghanistan i talebani impediscono alle donne di insegnare e alle bambine di studiare, proprio per continuare ad asservirle e renderle schiave. Il Padre della nostra lingua ci ricorda: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”, il possesso della quale deriva solo dallo studio e dall’educazione.

Il Rotary, nato e prosperato nella libertà, ha sempre attribuito estrema importanza all’istruzione, vista come il primo mezzo per consentire ai giovani di elevare la propria condizione personale e familiare, e in tal modo favorire il progresso delle comunità, e infatti tutti i Club rotariani, in varie forme, coltivano programmi educativi.

Più volte, in queste prime visite, ho ricordato che il fine del Rotary è la pace e la comprensione internazionale: non è un caso che i Centri del Rotary per la Pace (il settimo verrà aperto a Istanbul nel febbraio 2025 presso l’Università Bahcesehir) siano istituti di studio a livello universitario e post universitario, che offrono corsi di elevato livello, tra cui master per accedere alle posizioni dirigenziali delle organizzazioni internazionali frequentati da eccellenti borsisti della Rotary Foundation (potenziali eccellenti rotariani di domani).

Ha autorevolmente ricordato il Presidente Internazionale Eletto Mario Camargo che le persone sagge e istruite non promuovono né alimentano i conflitti, ma aiutano a prevenirli e farli terminare, perché sono in grado di capire quanti danni e quanto male le guerre provochino: vi è dunque un nesso evidente tra la pace e l’istruzione e l’educazione. Consentitemi un inciso: quanto ho appena evidenziato vale anche per la conflittualità interna ai nostri Club, che provoca solo danni, spesso gravi, e non ha nulla a che fare con il Rotary … la pace deve cominciare prima di tutto da noi stessi, ed essere voluta e praticata al nostro interno, altrimenti si tratta solo di una vuota enunciazione di principi.

Mi limito a soltanto citare, perché son certo che li conoscete bene, i tanti programmi nel campo dell’educazione e della formazione, a ogni livello, sostenuti da moltissimi Club milanesi -anche per mezzo dello strumento dei Global Grant-: RYLA, Scambio Giovani, Borse di Studio e altri, e mi piace ricordare come il processo dell’istruzione e dell’educazione sia circolare, in quanto guarda al futuro ma non ha un inizio e una fine: anche in età più avanzata di quella per convenzione ritenuta scolare, tutti possiamo continuare ad apprendere e studiare per migliorarci, come persone e come rotariani.

Nel sostenere attivamente la nostra Rotary Foundation ricordiamoci sempre, tra le sue aree di intervento, dell’Alfabetizzazione ed Educazione di base, per contribuire all’educazione e quindi alla libertà di sempre più persone nelle comunità vicine e lontane, realizzando anche in questo modo

THE MAGIC OF ROTARY

Un affettuoso saluto e augurio di buona ripresa -a pieno ritmo!- del nostro Rotary