Quanti bambini ci saranno nel 2100? Quale percentuale di adulti nel mondo è alfabetizzata? Qual è l’aspettativa di vita media alla nascita oggi nel mondo? Quale percentuale di bambini di un anno al mondo è vaccinata contro il morbillo? Come è cambiato il numero di morti da disastri naturali negli ultimi 100 anni?
È iniziata così la conviviale odierna, con un quiz di una decina di domande cui i soci del club ed i loro ospiti hanno dovuto fornire una risposta. Presi in mano carta e penna (o smartphone, a seconda dei casi) l’espressione dubbiosa dei partecipanti a questo insolito inizio di serata era palese: nel 2100 ci saranno 2, 3 o 4 miliardi di bambini? E l’aspettativa di vita sarà di 50, 60 o 70 anni? Una volta svelate le risposte al termine del gioco, quelli che erano riusciti a rispondere correttamente a più di 2/3 domande si contavano sulla punta delle dita…
A somministrare l’inaspettata quanto curiosa prova è stato Luciano Canova, economista, professore presso la Scuola Enrico Mattei dell’ENI ed esperto di scienze comportamentali che in occasione dell’uscita del suo libro “Il metro della felicità” (edito da Mondadori e tra i finalisti del Premio Nazionale Divulgazione Scientifica “Giancarlo Dosi “ 2019) ci ha omaggiati di un suo intervento proprio sul tema dell’economia della felicità.
La nostra felicità è sostanzialmente una questione di percezioni. Percezioni (o meccanismi cognitivi se preferite) che ci permettono ogni giorno di valutare l’entità di un problema, di capirne e stimarne l’evoluzione nel tempo e di individuarne le cause e le possibili soluzioni. Queste percezioni però troppo spesso non si appoggiano a delle evidenze empiriche e sono soggette a dei bias cognitivi che di fatto ci fanno pervenire a delle conclusioni errate: talmente errate da sbagliare più di quanto potrebbe fare una scimmia (in rappresentanza della scelta casuale) posta di fronte agli stessi quesiti.
È dunque necessario perlomeno essere consapevoli di come il nostro cervello ragiona per poter attuare quotidianamente delle strategie che ci permettano di percepire il mondo intorno a noi, se non con un aprioristico ottimismo, con la giusta obiettività al fine di essere più felici di quanto effettivamente riteniamo di esserlo.
Curiosità e domande oltre il consueto orario di chiusura hanno preceduto gli applausi per il nostro ospite. Presenti a questa conviviale anche i ragazzi del Rotaract Milano Sforza e l’AG Pierluigi Gatti che in occasione della sua visita ha conferito al club l’Attestato Presidenziale con menzione in argento per il contributo fornito nell’anno rotariano 2018-19 alle attività ed alle finalità del Rotary (del quale vi parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo).