Il ciclo di incontri del Fiera, che con cadenza mensile affronterà un variegato novero di temi legati alla sostenibilità, prosegue con la testimonianza del dott. Roberto Cavallo (Amministratore Delegato della società cooperativa Erica) che ha intrattenuto gli ospiti e i soci del club sul tema della transizione ecologica.
Partendo dall’etimologia del termine “transizione”, e analizzandolo in tutti i suoi ambiti di applicazione, il dott. Cavallo ha sottolineato l’importanza della consapevolezza come elemento cardine di qualsiasi processo di transizione. Sapere dove ci si trova e dove si vuole andare è infatti necessario per poter stabilire delle traiettorie, delle politiche, delle azioni e per poterne valutare i risultati nel medio e lungo termine. In questo, la comunicazione gioca un ruolo importante nella condivisione dei dati e di una narrazione che conduca ad un cambiamento per quanto possibile meno doloroso.
Si è dunque parlato di livelli di CO2, di riscaldamento globale, e di quanto questo scenario sia del tutto inedito e inconsueto per l’uomo (l’unico essere vivente, di fatto, ad avere una sola specie). Di fronte a questa situazione, l’adattamento assume la connotazione di un cambiamento necessario per contenere i danni generati da un surriscaldamento dell’atmosfera: eventi estremi come un’alluvione, ma anche cambiamenti progressivi che avranno un impatto sempre maggiore sulla nostra economia.
La transizione idrica, energetica, agricola ed economica diventano in questo senso le dimensioni essenziali di analisi per identificare politiche ed azioni che ci condurranno verso un modo di vivere, produrre e consumare diverso ma coerente con gli scenari ambientali che ci attendono di qui ai prossimi anni.
In tutto questo, la buona notizia è legata al fatto che l’Italia è un “sistema virtuoso”, capace di gestire già adesso la transizione ecologica con strumenti ed approcci adeguati.
La campana suonata dal presidente Chirico al termine della serata ha degnamente concluso la serata, al termine della quale non sono mancate domande e curiosità da parte dei soci che hanno seguito con vivo interesse l’intervento del dott. Cavallo che è stato capace di informare e intrattenere al tempo stesso il suo pubblico grazie ad una spiccata dote dialettica, unita alle sue provate competenze sul tema e ad una rimarchevole esperienza di vita, che lo ha visto di volta in volta vestire i panni di agronomo, divulgatore televisivo e radiofonico, assessore comunale, allenatore di pallavolo e (tra le tante altre cose che potremmo citare) anche inventore del plogging, una disciplina sportiva che unisce ai benefici della corsa il tema della raccolta dei rifiuti all’interno delle aree naturali.