Il progetto pluriennale “Ambasciatori della cultura della Legalità e della Solidarietà” patrocinato dal C.I.R.G.I.S. (Centro Internazionale Ricerche Giuridiche Iniziative Scientifiche) e supportato dal nostro club, giunto alla sua ottava edizione, muove quest’anno i suoi primi passi con un evento organizzato presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano dal titolo “Intelligenza artificiale: innovazione per la Scuola”.
E proprio l’intelligenza artificiale, nelle sue varie forme e implicazioni, sarà il tema che farà da collante ad una serie di iniziative che vedranno coinvolti di qui al prossimo mese di giugno ragazzi delle scuole superiori provenienti da tutta Italia in cicli di conferenze e workshop animati da professionisti del mondo giuridico ed accademico.
Questo primo incontro, dipanatosi nel corso di un’intera giornata, ha visto alternarsi ad un primo momento di formazione frontale, un workshop pomeridiano che ha messo alla prova gli studenti sui rischi legati alle fake news e a forme di distorsione dell’informazione e dell’opinione pubblica operate facendo leva su strumenti di intelligenza artificiale.
Il nostro presidente Alessandro Mantini, invitato ad intervenire a conclusione dei lavori, ha pronunciato un breve discorso che qui di seguito riportiamo:
Permettetemi di ringraziare anzitutto il prof. Aglialoro per la possibilità che mi viene data di intervenire in questo consesso.
Il nostro club da sempre supporta le attività del C.I.R.G.I.S., ed in particolare del progetto “Gli ambasciatori della cultura della legalità e della solidarietà”, che quest’anno pone l’accento sul tema dell’intelligenza artificiale, a nostro avviso di sicura attualità ed interesse.
La cultura della legalità deve partire dai giovani per raggiungere tutti gli ambiti della nostra società. Agli stessi giovani è affidata la sfida di progettare il loro futuro, partendo dalla consapevolezza degli strumenti a loro disposizione e delle potenzialità e dei rischi che il loro utilizzo comporta. L’impiego di macchine sempre più sofisticate, governate da algoritmi “intelligenti” (come è stato sottolineato dagli interventi che mi hanno preceduto) ci porta a concludere che anche il momento tecnico di progettazione delle tecnologie dovrà forzatamente obbedire a principi etici e morali di indiscusso valore.
In questo senso, la cultura della legalità costituisce il vero software, capace di indirizzare lo sviluppo del nostro futuro verso scenari improntati all’equità e al bene comune.
Il Rotary, fondato sui principi dell’integrità, della professionalità, del servizio, della diversità e dell’amicizia, ha dimostrato nella sua esperienza ultracentenaria come da questi pochi, fondamentali concetti, si possa sviluppare un’azione su scala globale e sostenibile nel tempo, mirata alla pace e allo sviluppo dei popoli.
In questa direzione va anche l’opera del CIRGIS e dei protagonisti del mondo accademico e professionale che ne fanno parte. Di qui l’opportunità di condurre insieme un cammino che possa ispirare i giovani ed indicare loro una strada percorribile per il prossimo futuro.
Ai ragazzi oggi qui presenti vorrei indirizzare un incoraggiamento a continuare a percorrere questa strada con costanza e passione, con l’auspicio che un domani possano diventare a loro volta dei leader capaci di proseguire idealmente le nostre tracce.