Nella serata dell’8 maggio il club si è riunito presso i locali dell’NH Machiavelli per ospitare l’intervento di Silvia Motta (astrofisica dell’Osservatorio di Brera) sul tema dell’orientamento astronomico delle chiese templari.
Dopo un breve excursus sulla storia dei templari, la dott.ssa Motta ha illustrato ai soci (prendendo ad esempio casi concreti legati alle sue ricerche in Italia e all’estero) come l’orientamento di molte chiese cristiane progettate al tempo di quest’ordine cavalleresco fosse condizionato dalla posizione delle stelle nel cielo nell’esatto giorno della loro fondazione o dedicazione. Tale scelta architettonica (frutto di uno studio empirico e secolare dei moti celesti) non solo rappresentava un codice di stile, ma permetteva anche di direzionare l’ingresso della luce durante le stagioni all’interno delle strutture, con particolari effetti che si producevano in precisi momenti dell’anno.
Lo studio di questi fenomeni presenta le sue difficoltà, legate al cambio di riferimento dei calendari che nel corso de secoli si sono avvicendati, ma anche alla scomparsa ed alla soppressione dell’ordine templare (con conseguente occultamento dei suoi segni distintivi all’interno delle chiese) che ha condizionato il successivo sviluppo degli edifici.
Proprio in virtù di quanto detto pocanzi, lo studio astronomico dell’orientamento delle chiese ci permette di stabilire con una buona approssimazione il momento storico in cui queste strutture sono state create e di scrivere (o riscrivere) la storia di un determinato luogo.
In apertura della conviviale (che ha suscitato curiosità e interesse da parte dei soci), il presidente Mantini ha invitato a raggiungere al tavolo gli amici Elena Cavalli e Matteo Internullo, che insieme al nostro AG Stefano Caspani hanno preso parte qualche settimana fa alla staffetta della Milano Marathon in favore del CAM.
I due corridori hanno ricevuto il gagliardetto del club e la medaglia della corsa (consegnata per l’occasione da Giovanni Ardizzone e dalla sua consorte Giovanna Santolini in rappresentanza del CAM) in segno di gratitudine e riconoscenza per il service svolto insieme ai nostri soci.