Il tema dell’intelligenza artificiale applicata ai processi industriali (così come ormai alla maggior parte degli ambiti della nostra vita) è tanto attuale quanto dibattuto.
In un’epoca in cui molte nazioni europee e mondiali (tra cui la Cina, la Germania e gli Stati Uniti) hanno effettuato investimenti importanti già negli anni passati, (sviluppando algoritmi di deep learning che consentono alle macchine non solo di apprendere – come già avveniva per il machine learning -ma di riprogrammarsi in funzione di come si evolvono i contesti in cui queste vengono adoperate), le imprese italiane sembrano adottare ancora un approccio prudenziale, che rischia in un futuro ormai prossimo di relegarle ai margini del mercato.
Utilizzare l’intelligenza artificiale in modo massivo implica elaborare un’enorme mole di dati, con consumi energetici che gli attuali sistemi di produzione di elettricità non possono sostenere. Lo sviluppo del nucleare di ultima generazione rappresenterà dunque, in questo senso, il momento in cui questo processo evolutivo potrà compiersi pienamente e la data in cui tutti gli operatori economici dovranno farsi trovare pronti per un cambio definitivo di paradigma.
Tanti gli aspetti positivi legati all’adozione di massa dell’intelligenza artificiale che porteranno, in ultima istanza, ad un maggiore benessere e sviluppo comunitario. Altrettanti però i dubbi e le perplessità, legate principalmente all’evoluzione del mercato del lavoro, all’etica nelle scelte degli algoritmi e all’invasione della nostra sfera privata da parte di strumenti che necessitano dei nostri dati per poter funzionare.
Questi, in sintesi, gli argomenti proposti nella conviviale di questa sera dal nostro amico ed ex socio Federico Galliani (autore del libro “Industrializzazione ai tempi dell’AI”), accolto a Palazzo Cusani da un nutrito gruppo di rotariani ed ospiti che, durante l’intervento del relatore, hanno esternato le proprie curiosità ed i propri orientamenti in merito.
Ne è nato un dibattito ricco di spunti interessanti, che ha dato adito alla possibilità di un ulteriore incontro di approfondimento nei prossimi mesi.