Il conflitto israelo-palestinese e la guerra in Ucraina sono al tempo stesso la causa e il risultato di una ridefinizione epocale degli assetti geo-politici a livello mondiale.
Qual è dunque, in questo frangente, la posizione dell’Europa? Che ruolo sarà in grado di ritagliarsi all’interno dello scacchiere internazionale? E quali i punti di forza e di debolezza da considerare per progettare il nostro futuro?
A questa e a molte altre questioni ha fatto riferimento il dott. Alessandro Sallusti (direttore de “Il Giornale”) nella sua relazione svolta in occasione della conviviale organizzata dal Rotary Club Milano Nord Ovest in interclub con il Fiera ed i Rotary Club Milano Digital e San Siro Settimo.
Considerazioni critiche su una confederazione di paesi, come quella europea, ancora incapace di esprimere una serie di orientamenti condivisi rispetto alle grandi questioni internazionali e una leadership politica che possa generare consenso intorno a un ideale di pace e progresso.
Stretti nella morsa di un America condizionata dagli esiti incerti e, per certi aspetti, indesiderabili delle prossime elezioni ed una possibile alleanza di Russia e Cina con le nazioni mediorientali, ed in assenza di una forza armata confederata, l’Europa fatica a far ascoltare la propria voce e ad essere un’istituzione preminente ai tavoli in cui si decide del futuro ti tutti.
Nonostante questo, Sallusti si è però detto fiducioso sulla possibilità che una nuova Europa possa emergere, anche e soprattutto grazie all’apporto di mezzi e persone da parte dei suoi paesi fondatori. Tra questi, l’Italia, pur nelle sue difficoltà e con le sue molteplici contraddizioni, potrebbe essere capace di esprimere una leadership che dia nuovo sprone all’afflato europeista e ad una maggiore cooperazione tra i paesi europei e le economie emergenti dell’area mediterranea.
Alle numerose domande e curiosità dei soci presenti è seguito il ringraziamento del presidente Alfio Morone, a nome di tutti i club, al relatore della serata.