Giovedì 27 marzo presso il Grand Hotel et de Milan si è svolta, attraverso Interclub del Gruppo 2 organizzato dal Rotary club Milano Duomo, la Conviviale dal titolo “Dalla formazione al professionismo del danzatore”. Nutrita la partecipazione di soci del Rotary club Milano Fiera e del Rotaract club Milano Duomo, presenti i Presidenti del Rotary club Milano Aquileia Natale Mangano e del Rotary club Milanofiori Livio Claudio Bressan, l’AG del Gruppo 2 Antonio Marchesi e l’RD Alessandro Generali.
Il tocco di campana del Presidente Pierluigi Gatti ha dato il via alla serata, seguito dal saluto di benvenuto a tutti i presenti e dalla consegna al Segretario Francesco Camagni dell’attestato di Treedom, sito che permette di piantare alberi a distanza e con cui il club si propone di realizzare un’intera foresta di Canfora nel Madagascar, per compensare idealmente da una parte la CO2 emessa durante la serata e, dall’altra, offrire un’opportunità di reddito alle comunità locali attraverso i frutti, le foglie e i prodotti derivati.
Sono poi intervenuti il Presidente del Rotary club Milano Fiera Matteo Bellenghi e la Presidente del Rotaract club Milano Duomo Maria Sergi. Vista l’attinenza dell’argomento della Conviviale con il progetto distrettuale “Due passi con le Stelle” è stato presente alla serata anche il Governatore del Distretto 2041 Michele Catarinella, che dopo un saluto ed un ringraziamento agli ospiti, molti dei quali abbonati storici del Teatro alla Scala, ha ceduto la parola alla Responsabile Marketing, Sponsoring e Fundraising per l’Accademia Teatro alla Scala Simona Biancu.
Momento molto sentito della serata è stato il conferimento ad Alessandra Faraone Lanza della Paul Harris Fellow 3 rubini, onoreficenza massima attribuita dal Club a Soci del Rotary che si distinguono particolarmente per l’attività di servizio.
Ha preso quindi la parola il relatore della serata Frédéric Olivieri, Direttore del Dipartimento di Danza dell’Accademia del Teatro alla Scala ed attuale Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.
Nato a Nizza nel 1961, nel 1977 è entrato a far parte della Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi dopo aver vinto il primo premio del Prix de Lausanne. Ha poi militato nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di figure leggendarie come Violette Verdy, Rosella Hightower e Rudolf Nureyev.
Nel 1985 si è unito ai Ballets de Monte Carlo di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar in veste di primo ballerino e pochi mesi dopo è stato proclamato étoile della compagnia. Prima dell’addio alle scene nel 1995, ha trascorso gli ultimi due anni della sua carriera come primo ballerino del Balletto di Amburgo sotto la direzione di John Neumeier.
Dal 1996 al 1998 è stato maître de ballet e assistente coreografo del Maggio Musicale Fiorentino, e dal 2000 è entrato a far parte del Teatro alla Scala di Milano, dove ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità, tra cui direttore del Corpo di Ballo e direttore della Scuola di Ballo.
La Scuola di Ballo del Teatro alla Scala offre un percorso di studi completo e articolato, mirato a formare ballerini professionisti di alto livello. Il percorso si articola in diverse fasi, a partire dalla propedeutica fino al diploma professionale. Il primo corso è rivolto ai bambini della scuola primaria e mira a sviluppare le loro potenzialità fisiche e musicali attraverso attività ludico-espressive. Il programma include movimenti ginnici, ritmi musicali, movimenti nello spazio, esercizi di coordinazione e prime nozioni di danza classica.
Attraverso un’accurata selezione si passa poi ai corsi per ballerini professionisti, della durata di otto anni, che mira a fornire una preparazione completa in danza classico-accademica e moderno-contemporanea. Il programma prevede lezioni di tecnica classica, passo a due, repertorio, danza contemporanea, musica e altre materie complementari. Durante il percorso, gli allievi hanno l’opportunità di partecipare a spettacoli e produzioni del Teatro alla Scala, lavorando a fianco di professionisti del settore.
Raggiunta la maggiore età si può poi partecipare ai corsi di perfezionamento in danza classica e contemporanea o ai diplomi di grado universitario, anche se spesso i ballerini preferiscono avviarsi alla carriera professionale entrando in corpi di ballo in Italia o all’estero. La reputazione della scuola, unita all’alta qualità della formazione, apre loro le porte a prestigiose compagnie di danza in tutto il mondo.
Non è raro che i ballerini italiani, dopo aver acquisito esperienza all’estero, tornino in Italia per lavorare in compagnie nazionali, come il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala o altre importanti realtà. Il loro bagaglio di esperienze internazionali arricchisce il panorama della danza italiana.
La serata si conclude con un discreto numero di domande rivolte al relatore dagli ospiti intervenuti alla serata, tra cui quelle del nostro socio Andrea Beltramo e del socio onorario Augusto Ferrero, che chiedono rispettivamente maggiori dettagli sulla formazione degli istruttori di danza da parte della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e sulla proficua e intensa carriera del relatore.




