Tutti, chi più, chi meno, apprezzano il suono del violino. Quanti però ne conoscono la storia e le tecniche costruttive? Il nostro Ospite anche con proiezioni e con gli attrezzi del mestiere ha cercato di rispondere a queste domande.
Sandro, giovane liutaio diplomato alla scuola di Firenze, ha esordito con una breve storia degli strumenti ad arco, in particolare il violino, che ha iniziato ad imporsi nel secolo XVI, quando tale strumento non è stato più “da accompagnamento” ma è diventato uno strumento “da solista”. Tutto questo per l’ abilità di artigiani italiani (cremonesi in particolare) e per l’ imporsi di compositori ed esecutori di primo piano. E’ nata quindi una scuola di liuteria che ha portato e porta nel mondo il prestigio dei maestri italiani. Amati, Guarneri, Stradivari credo siano nomi noti anche ai profani.
La parte più interessante della serata è stata però l’ illustrazione pratica della tecnica della costruzione dello strumento: la scelta del legno (l’ abete rosso “di risonanza” della foresta di Paneveggio, l’ ebano e il palissandro, ciascuno per la sua sonorità e resistenza a seconda delle varie parti dello strumento); la “montatura” cioè l’ assemblaggio che richiede una grande manualità ( il posizionamento del “ponticello”, ad esempio, richiede una cura particolare); la verniciatura che, oltre ad avere un impatto estetico, è un’operazione lunga e delicata a base di vernici oleose o alcoliche e che a loro volta influenzano la sonorità e la resa musicale del legno e quindi del violino. In somma, il nostro Amico ci ha fatto capire come il legno nelle sue varietà sia una materia viva con le sue colorazioni e le sue venature e come da un legno possa uscire un suono.
Piacevole serata un po’ fuori dagli schemi soliti e per questo molto interessante e piacevole. Grazie a Giovanna e Giovanni per la felice organizzazione.