Il 21 febbraio il Club si è riunito in una sede particolare: il Bar “Attimi” di Piazza Wagner 2.
Si tratta di una cooperativa dei “Semprevivi“, un gruppo di ragazzi con problemi psichici e psichiatrici, accolti e seguiti presso la Parrocchia di San Pietro in Sala. Il Parroco, don Domenico Storri, chiamato da tutti confidenzialmente “Dondo” in qualità di psicologo, da 20 anni a questa parte ha costituito questo Gruppo di adolescenti, giovani adulti e adulti trovando loro non solo cure adeguate, ma anche punti di ritrovo, alloggi e percorsi e occasioni di formazione per il lavoro, nell’ottica di renderli indipendenti.
La nascita del progetto ha origine nella comunità parrocchiale che ha aperto gli occhi sul disagio mentale, una forma di povertà come tante altre. «La Chiesa non è solo catechismo e funzioni religiose» ricorda don Domenico.
L’obiettivo dei Semprevivi è ambizioso: un compito difficile che quando riesce è occasione di gioia, ma può avere esiti a volte drammatici, in caso di fallimento.
Da quando questo gruppo è stato costituito, con l’idea di riunire questi ragazzi in un centro diurno, seguendoli e rendendoli partecipi di una accogliente “normalità”, sono stati fatti grandi passi avanti. «Il disagio psicologico e psichiatrico nasce in gran parte da una società malata. Il contesto sociale competitivo e individualista penalizza i più fragili» spiega il Dondo «Da questa considerazione deriva la riflessione che la società debba sentirsi in debito verso questi fragili».
L’Associazione lavora in rete con altre realtà e Istituzioni affinché queste persone possano far parte del società, accolti anche nel mondo del lavoro senza pregiudizi. Sono state ideate diverse iniziative per creare intorno ai Semprevivi relazioni e progetti, nell’ambito dei quali grazie alla possibilità di rendersi utili oltre che accolti possano ritrovare serenità e non sentirsi emarginati.
Il Bar “Attimi” è una di queste iniziative, dove sono stati assunti diversi ragazzi della Comunità dei Semprevivi. Il marchio “Attimi” da poco è legato anche a una linea cosmetica, sempre grazie al lavoro di questi ragazzi. Altri laboratori per imparare sono nell’ambito della gioielleria o della falegnameria. Il successo imprenditoriale è poca cosa rispetto al fatto che diversi ragazzi si avvicendano nella cooperativa, nel senso che, dopo aver imparato, sono anche in grado di rendersi indipendenti e trovare lavoro altrove.
Don Domenico ci ha anticipato che dal 25 al 31 maggio prossimo si svolgerà la terza edizione della “Crazy Week”, sul tema “Una comunità che cura, una cura per la comunità”. È una kermesse che nelle edizioni precedenti ha riscosso grande successo coinvolgendo personaggi dello spettacolo e un pubblico numeroso. Scopo della manifestazione è sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso linguaggi più coinvolgenti e divertenti ma anche toccare la mente e il cuore.
Quanto esposto è solo un sunto carente. Per quanto riguarda i numeri dell’accoglienza, dei volontari, dei terapeuti e il dettaglio dei singoli progetti, meglio consultare il sito della Onlus Semprevivi, riconosciuta ufficialmente come struttura sanitaria.
A quanto pare nel realizzare grandi progetti serve sempre un pizzico di follia: occorre osare, nel bene.