grazie per la partecipazione al nostro incontro di aggiornamento del progetto Aquaplus che oggi a distanza di 10 anni dal suo avvio può fregiarsi di 2 iniziative, Haiti e Tanzania realizzate seppure con attività in continuità e in itinere in Sud Sudan.
Per memoria Aqua -Plus volutamente da leggere con un trattino è un progetto non solo acqua ma il plus è sviluppare attività legate alla nuova vitalità data dall’acqua con opportunità di migliore utilizzazione e potenziamento delle risorse agricole educando e formando la popolazione a cui ci rivolgiamo per un più proficuo utilizzo delle produzioni in essere. Il coinvolgimento della popolazione sia nella fase di intervento con utilizzo di manodopera locale che nel durante con informazione e incontri ha lo scopo di sensibilizzarli a ritenere di loro proprietà quanto realizzato.
Haiti – riassumendo, l’iniziativa è stata sviluppata nel comune di Torbek, beneficiari circa 15000 abitanti -ricco di acqua ma carente di acquedotto ed educazione all’utilizzo: 18 km di acquedotto, costruzione di 47 fontane pubbliche, allacciamento a 475 unità pubbliche e private con ottenimento di un canone sufficiente per stipendiare una coppia di manutentori da noi equipaggiati e formati. Di seguito il Plus: è stata realizzata una Unità per la trasformazione della Manioca (tubero da cui si ricava farina) attrezzata per la produzione di gallette e farina commerciabili nel circondario. Contemporaneamente è stato avviato lo studio e la produzione di un integratore nutrizionale per l’infanzia ricavato dalla foglia della Moringa Oleifera ricco di vitamine, minerali e proteine che in quantità razionale viene aditivato alla farina della Manioca. Studio avanzato da parte del dipartimento della facoltà di Agraria di Milano è la campagna di monitoraggio delle culture contaminate da Aflatossine (fungo cancerogeno) studiando i prodotti che potranno determinarne il controllo.
Tanzania – con il supporto di reportage fotografico è stato illustrato l’intervento nei comuni di Kisiju e Mavunja nei quali di recente è stato ultimata la prima fase con completamento dell’acquedotto e assunzione di responsabilità delle autorità locali per la proprietà e gestione dell’acquedotto. Premesso che la popolazione del primo, circa 5/6000 abitanti, completamente carente di acqua, era approvvigionata con autobotti a caro prezzo e il secondo di altrettanta popolazione da pozzi superficiali con pompe a mano; a seguito di ricerca a mezzo di rabdomanti ma con maggiore attendibilità con prospezioni geologiche sono state rilevate possibili falde d’acqua alla profondità variabile fra 45/60 mt. nel territorio di Mavunja. Il pozzo di assaggio ci ha dato ragione con ragionevole certezza di continuità di alimentazione. Di seguito sono stati realizzati due pozzi, equipaggiati con due pompe alimentate da batterie fotovoltaiche che hanno richiesto sofisticate apparecchiature per il coordinamento alternato o contemporaneo delle stesse, impianto di sanificazione, realizzazione di circa 4 km. di acquedotto per l’alimentazione di un serbatoio di circa 100 metri cubi esistente in disarmo da decenni e quindi completamente rigenerato che per gravità attraverso una rete di circa 6 km. ha alimentato 27 fontane oltre a ospedale, scuole e strutture pubbliche. Altrettanto realizzando un nuovo serbatoio è stato allacciato il paese di Mavunja ma con rete di distribuzione ridotta a circa 2 km data la minore estensione del centro abitato.
E’ da mettere in evidenza che a parte la difficoltà dei nostri responsabili espatriati di interloquire con la popolazione locale nella quasi totalità di lingua swaili e quindi tramite interpreti è stata riscontrata un’ attiva partecipazione e riconoscenza della popolazione che ha ovviamente apprezzato l’accesso all’acqua distribuito dalle fontane ma altrettanto il costo ridotto a un quarto rispetto alla precedente alimentazione venduta da privati. Interessante notare che ogni fontana è presidiata da un fontaniere
che regola la distribuzione, incassa il dovuto che versa a un collettore che paga gli stipendi e amministra il supero da destinare alle manutenzioni e al personale di presidio 24 h. su 24 alla stazione di pompaggio (essenziale per non veder sparire in una notte tutto quanto asportabile!). Ultimata la prima fase e abbandonato il progetto di realizzare un impianto di pescicultura che avrebbe richiesto una qualificazione particolare con attenzione all’ approvvigionamento dei mangimi, controllo dei ricambi e temperatura dell’acqua e distribuzione, è in fase di studio la realizzazione di una unità di lavorazione degli anacardi, materia prima esistente in loco e fonte di essenziali ma miseri ricavi per la trafila dei commercianti locali.
Come sempre il problema non è come si realizza la produzione ma dare continuità commerciale. A tal proposito sono in corso incontri con una società Svedese già in loco che commercializza prodotti agricoli e altro gruppo Italiano che ne potrebbe essere interessata.
Sud Sudan – l’intervento patrocinato dalla regione Lombardia e ovviamente secondo l’itinerario della deontologia Aquaplus si propone di dare Acqua a villaggi allocati presso il Nilo oggi alimentata da acqua malsana e fangosa del Fiume. Il progetto per l’avvio già finanziato è in fase di sviluppo e studio per posizionamento definitivo dei villaggi e quindi perforazione dei pozzi pilota. Questo terzo intervento sarà oggetto in futuro di altro incontro.
Global-Grant è stata doverosamente data informazione che essenziale è stato il finanziamento tramite detto capitolo della Rotary Foundation, la struttura burocratica per ottenere i finanziamenti è elefantiaca e rigorosa ma vi assicuriamo efficiente e generosa, senza il supporto finanziario della TRF non saremmo riusciti a realizzare gli interventi illustrati.
Da precisare che gli interventi sono stati obbligatoriamente realizzati con la partecipazione di Rotary club locali che nei limite del possibile ci hanno supportati e a cui, a opere ultimate, hanno incarico e responsabilità di seguirne la continuità e relazionarci con cadenza stabilita.
Ringrazio Pier Marco che con i suoi interventi mi ha aiutato a illustrarvi l’organizzazione Aquaplus anche nei suoi risvolti burocratici e finanziari e Alessandro che con la sua abilità tecnologica ha illustrato per immagini il nostro incontro.